Il Kenya, tra i tanti tratti che lo descrivono, ha tre caratteristiche che se prese insieme lo rendono unico: 1) sta in Africa 2) c’è una differenza semantica tra Keniota e keniano
Il 7 ottobre del 1571 a Lepanto i Cristiani sconfissero i Turchi, rinviando la fine della civiltà occidentale. Di acqua ne è passata tanta. Così tanta che a Milano Lepanto è una via. A Roma, anche una fermata metro.
Fino al ’91 Trieste era una porta e l’autostrada che andava oltre, tirava dritta senza sigle diverse. Puntava a sud fino alle montagne di Macedonia e Montenegro, dove i Balcani degli Slavi chiudono le porte all’Albania. Chissenefrega, diranno in molti. Roba di cartelli e strade in fondo… Ma i cartelli raccontano le strade. Le strade portano gente. Al di qua della porta c’era l’Occidente mai troppo invidiato, mai troppo odiato. La Jugoslavia era forte di sé e delle sue fragili ossa. Una donna energica, in un corpo malato.
La storia della Tunisia copre un arco molto ampio. Con altri nomi e vicende alterne, esiste praticamente dagli albori della civiltà . Come tutti sanno le fortune e le sfighe dei popoli sono spesso condizionate da eventi specifici e sulla Tunisia è innegabile che pesi la scontro di Cartagine contro Roma, nel derby del Mediterraneo. Uno 0-3 secco le cui conseguenze durano da millenni. Se avesse vinto Cartagine ora diremmo altro e soprattutto lo diremmo in un’altra lingua.
Un nostro video del 16 marzo dimostra che la tregua in Ucraina tra esercito di Kiev e esercito del Donbass esiste solo per i tg. Immagini e audio dall’aeroporto di Donetsk.
L’Iraq ha una grande storia. Vicino a Baghdad c’è Babilonia, città famosa nella Bibbia per essere nemica del Dio d’Israele e per la vita dissoluta. Così dissoluta che in italiano antico Baghdad era tradotta Baldacca, da cui baldracca. I Giardini Pensili di Babilonia, i Sumeri, gli Assiri… i libri di ogni materia grondano Mesopotamia, la terra tra Tigri ed Eufrate che corrisponde più o meno all’Iraq di oggi.